In occasione dell’8 marzo riportiamo i dati emersi dalle ultimi indagini sulla parità di genere in Italia, condotte da Cerved Rating Agency e PitchBook: le imprese con maggiore incidenza di donne nel CdA sono più redditizie e meno rischiose, con record di capitale di rischio raccolto nei casi di startup e scale up.
Cerved Rating Agency, l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito di credito di imprese e nella misurazione delle performance ESG, ha analizzato le oltre 14.000 società di capitali per le quali CRA ha emesso un rating creditizio rileva che le imprese con una maggiore incidenza di donne (+20%) nel Cda risultano più robuste dal punto di vista economico-finanziario, meno rischiose sotto il profilo creditizio, hanno indicatori di sostenibilità maggiormente positivi e un tasso inferiore di infortuni sul lavoro e di contratti a termine; il rischio di default scende dal 6,52% al 5,64% e l’Ebitda margin è pari all’8,31% contro il 7,9% (link al comunicato stampa).
“La presenza significativa di entrambi i generi nelle figure apicali aziendali rappresenta un’importante leva di vantaggio competitivo che è nell’interesse del Paese promuovere e valorizzare” ha dichiarato Fabrizio Negri, CEO Cerved Rating Agency.
PitchBook nel quinto rapporto annuale sul mercato statunitense e nella prima edizione europea, ha analizzato la situazione delle fondatrici e delle investitrici nel settore del venture capital. A parità di riduzione di dealmaking nel 2023 causata dalla recessione, le fondatrici statunitensi si sono assicurate una percentuale record del valore delle transazioni negli Stati Uniti e le loro controparti europee hanno raccolto il terzo capitale più alto mai registrato. Le aziende europee con almeno una fondatrice donna hanno generato una percentuale record del valore totale delle transazioni di capitale di rischio (20,5%) e del numero di transazioni (25,8%). La loro percentuale sul valore totale delle transazioni è cresciuta del 36,2% rispetto al 2022, registrando il più forte incremento su base annua dal 2012 (link al comunicato stampa).
“Ancora significativo è il divario tra gli investimenti nei team fondati da donne e quelli fondati da uomini. La rappresentanza femminile nell’ecosistema dei venture capital non è mai stata così importante ma il settore ha ancora molta strada da fare per vedere una vera equità”, ha dichiarato Annemarie Donegan, analista di ricerca di PitchBook.